PCR e PIR: differenze, vantaggi e utilizzi nel riciclo della plastica

In TPS, non solo ci occupiamo di proteggere la tua merce, ma ci impegniamo anche a farlo nel modo più green possibile.

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Con l’aumento della sensibilità ambientale e della necessità di ridurre l’impatto dei rifiuti, termini come PCR (Post-Consumer Recycled) e PIR (Post-Industrial Recycled) sono diventati sempre più rilevanti. Entrambi si riferiscono a materiali plastici riciclati, ma la loro origine, il processo di riciclo e gli usi finali differiscono notevolmente. Questo articolo esplora le caratteristiche principali di PCR e PIR, le loro differenze e il ruolo che possono giocare nel promuovere un’economia più sostenibile.

Che cos’è il PCR?

Il PCR, acronimo di Post-Consumer Recycled, si riferisce ai materiali plastici che derivano dai rifiuti generati dai consumatori. Questo include articoli che hanno completato il loro ciclo di vita, come bottiglie, contenitori, imballaggi alimentari o altri prodotti di plastica usa e getta. Una volta raccolti attraverso programmi di riciclo, questi rifiuti vengono separati, puliti e processati per essere trasformati in nuove materie prime.

Caratteristiche principali del PCR

Comprendere le caratteristiche del PCR è essenziale per apprezzare il suo ruolo nei processi di riciclo e nei settori applicativi.

  • Origine: Proviene da rifiuti domestici, commerciali o industriali post-utilizzo.
  • Processo: Dopo la raccolta, i rifiuti subiscono un processo di selezione, lavaggio e granulazione per eliminare contaminanti e prepararli per il riutilizzo.
  • Impatto ambientale: L’utilizzo di PCR aiuta a ridurre i rifiuti in discarica e nell’ambiente, in particolare i rifiuti plastici che potrebbero altrimenti finire negli oceani o in luoghi non controllati.
  • Applicazioni: Il PCR viene spesso impiegato in applicazioni non alimentari, come pellicole plastiche, tubazioni, mobili da esterno e componenti automobilistici. Tuttavia, con l’evoluzione delle tecnologie di riciclo e delle normative, il PCR sta trovando spazio anche in alcune applicazioni alimentari, purché soddisfi standard di sicurezza elevati.

Vantaggi del PCR

L’utilizzo del PCR non si limita alla riduzione degli sprechi: questi materiali rappresentano una leva strategica per raggiungere obiettivi di sostenibilità, migliorare l’efficienza produttiva e rispondere alle normative sempre più stringenti.

  • Economia circolare: Contribuisce a chiudere il ciclo dei materiali, riducendo la dipendenza da materie prime vergini.
  • Riduzione delle emissioni: La produzione di PCR consuma meno energia rispetto alla produzione di plastica vergine e riduce le emissioni di CO₂.

Che cos’è il PIR?

Il PIR, acronimo di Post-Industrial Recycled, proviene dagli scarti generati durante i processi di produzione industriale. Questi scarti possono includere ritagli di produzione, materiali difettosi o eccedenze che non sono mai stati utilizzati dai consumatori finali.

Caratteristiche principali del PIR

L’origine e il processo produttivo del PIR influenzano direttamente qualità, purezza e utilizzo. Esplorare questi aspetti ci aiuta a identificare come possa rispondere a esigenze specifiche e promuovere soluzioni sostenibili.

  • Origine: Si tratta di scarti di produzione industriale, spesso raccolti direttamente presso le fabbriche.
  • Processo: Essendo più omogeneo e privo di contaminanti derivanti dall’uso quotidiano, il PIR richiede processi di riciclo meno complessi rispetto al PCR.
  • Impatto ambientale: Il PIR ottimizza l’uso delle risorse industriali, evitando che materiali perfettamente riciclabili vengano scartati come rifiuti.
  • Applicazioni: Spesso utilizzato in prodotti tecnici o in compound plastici per applicazioni industriali, il PIR è apprezzato per la sua qualità costante e la facilità di lavorazione.

Vantaggi del PIR

Analizziamo i principali vantaggi di questo materiale riciclato e il suo contributo al ciclo virtuoso dell’economia circolare.

  • Efficienza industriale: Riduce gli sprechi a monte della filiera produttiva.
  • Qualità: Essendo derivato da flussi industriali ben controllati, il PIR presenta una maggiore purezza e omogeneità rispetto al PCR.

Perché scegliere materiali riciclati?

Optare per PCR e PIR è una scelta strategica per le aziende che vogliono rispondere alle crescenti richieste di sostenibilità da parte dei consumatori e delle normative. L’uso di materiali riciclati non solo riduce l’impatto ambientale, ma può anche rappresentare un vantaggio competitivo, migliorando l’immagine del brand e aprendo nuove opportunità di mercato.

Inoltre, con l’entrata in vigore di regolamenti più stringenti sull’uso della plastica vergine e sugli obiettivi di riciclo, l’adozione di PCR e PIR diventerà sempre più una necessità.

Sia PCR che PIR giocano un ruolo cruciale nella transizione verso un’economia più sostenibile. Il PCR risponde alla necessità di affrontare i rifiuti post-consumo, mentre il PIR ottimizza l’efficienza dei processi produttivi. Comprendere le differenze tra questi materiali aiuta le aziende a fare scelte più informate e strategiche, contribuendo a un futuro più sostenibile.

Termoplastica Sghedoni ha ottenuto il Certificato di conformità alla normativa Europea EN 15343 ed è in grado di garantire le percentuali di materiale riciclato contenute nei propri prodotti, sia che si tratti di PCR che di PIR,  rendendo il proprio Stretch Hood ed il proprio Film Termoretraibile idonei all’esportazione in Paesi che esigono questa certificazione da parte di enti terzi accreditati.

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